"concentrata e leggera, nitida e profonda, la poesia di tiziano broggiato e` insieme ermetica e depistante. ermetica perche` il dettato quieto e fermo cela in realta` sempre una visione inquietante, un tremore tellurico impercettibile ai sensi se non nel vibrare demonico del verso. per questa ragione depistante: non siamo nella poesia del quotidiano che del quotidiano si appaga, e magari esalta, come spesso accade, ne` quindi in una visione minimalistica della realta`. ci troviamo piuttosto in un mondo di visioni rapide, concluse e serrate, che si succedono come fotogrammi di una pellicola il cui movimento e` impercettibile. ogni verso e` un`immagine, generalmente priva di bagliori o svelamenti, ma ogni immagine e` profonda, pare emergere da una vecchia fotografia, o ancor piu` da una traccia lapidea invisibile se non agli occhi, meglio alle antenne del poeta. ferma, priva di sbavature, la poesia di broggiato ha una sua fredda potenza tragica, inchiodando cose e persone alla realta` del tempo eveniente, e una freddezza anatomistica che felicemente convive con una fraterna solidarieta` di fatto con il coro del mondo: `e quando riesce a vedere un sole bianco, anche attraverso basse nubi, e avvertire che aumentano le acque, mentre la luce riposa, che uno capisce che il suo luogo, e` quello. per sempre.`" (roberto mussapi) |