la famiglia salter vive da generazioni nella propria antica residenza nobiliare, una grande e maestosa tenuta incastonata nelle highlands che si estende per ettari, prepotente e altezzosa, sino alle rive del loch peattie, un lago che, come tutti i laghi scozzesi, gode di fama sinistra esigendo ogni tre o quattro anni la vita di un canoista, un pescatore, un bagnante. tra le rispettabili famiglie delle highlands, i salter hanno contribuito a tale fama con una porzione di sciagure e morti premature superiore alla media, tanto che in paese si sussurra che una strega, una donna "dalla pelle scura", li abbia maledetti sin dal lontano 1852, accusandoli di essere cosi` malvagi da essere meritevoli di morire nell`acqua ed essere accolti dal demonio nell`aldila`. non vi fu, dunque, abitante della contrada che si stupi` quando, un giorno dal quale sono trascorsi tredici lunghi anni, ursula salter si allontano` di corsa dalle acque minacciose del loch peattie e, scossa dai singhiozzi, irruppe nel soggiorno della casa avita, urlando: "michael! l`ho ammazzato. l`ho ammazzato". il corpo di michael, un ragazzo di soli diciannove anni, non fu mai trovato e per molto tempo nessuno riusci` a scoprire che cosa fosse successo quel giorno: se ursula avesse davvero ucciso il nipote, lasciandolo annegare, o se michael si fosse suicidato o, in realta`, non fosse affatto morto, ma semplicemente scappato come aveva gia` minacciato di fare. ursula aveva allora ventinove anni... |