se la prima rivoluzione industriale e` consistita nell`introduzione del macchinismo, se la seconda si riferisce alla produzione dei bisogni, la terza rivoluzione industriale e` per anders quella che produce l`alterazione irreversibile dell`ambiente e compromette la sopravvivenza stessa dell`umanita`. in un mondo in cui la macchina e` diventata soggetto della storia, l`uomo risulta superato, "antiquato", appunto. in venticinque saggi su temi che vanno da l`apparenza a il male, passando per la massa, il lavoro, le macchine, l`individuo, le ideologie, il conformismo, il privato, la morte, la realta`, la liberta`, la storia, la fantasia, lo spazio e il tempo, anders pratica un filosofare senza sistema precostituito. eppure la sua "filosofia di occasione" o, come pure egli dice, en plein air, ha saputo cogliere per tempo i prodromi della trasformazione che sara` detta impropriamente postmoderna e che per anders altro non e` che il frutto della riduzione di tutto, del mondo e dell`uomo, a "materia prima" indefinitamente manipolata da una tecnica sfuggita a ogni controllo. |