la vita e` per sua stessa natura indefinibile, perche` la nostra prospettiva e` falsata dalla soggettivita` alla quale non possiamo sfuggire. l`unica via resta quella di descriverne i caratteri, qualche denominatore comune che renda possibile un`immagine della vita. che e` vuoi opera divina vuoi conseguenza di uno scarto chimico che ha procurato al mondo un principio diverso da quello che comanda il cosmo inanimato. nascita, riproduzione, morte: questo il ciclo che determina la vita. entita` fragile e tenace al tempo stesso e carica di contraddizioni. la vita e` vulnerabile, eppure la sua prima legge e` l`autoconservazione. la vita e` casuale, e va scelta in ogni momento, per non precipitare nella fine. la vita e`, nella sua indefinibilita`, plurale, anche se l`italiano la esprime con un singolare femminile. sulla scorta di queste riflessioni, si traccia qui un percorso nelle contraddizioni della vita, centrato intorno ad alcuni passi biblici e a suggestioni che arrivano dal cinema, dalla poesia e dalla letteratura, da leopardi a calvino a orhan pamuk. |