la congiura di catilina, la rivolta che nell`autunno del 63 a.c. avrebbe dovuto decapitare i vertici della repubblica romana, si e` imposta nei secoli come "la madre di tutte le congiure". ricostruendo l`intera vicenda, massimo bocchiola e marco sartori propongono come chiave di lettura la crisi delle istituzioni repubblicane, che si consumera` definitivamente di li` a poco con il primo triumvirato e poi con la dittatura di cesare. intorno a catilina s`intrecciano, infatti, i destini dei principali personaggi del tempo: cicerone, console nell`anno della congiura, l`antagonista di catilina, il "difensore della repubblica", non estraneo pero` a compromessi e ambiguita`; pompeo, il "convitato di pietra" con cui tutti sanno di dover presto fare i conti, impegnato nelle trionfali campagne in oriente; crasso, tenace tessitore di trame grazie alle sue ricchezze; cesare, gia` in odore di vittoria, abile nel defilarsi da iniziative acerbe o velleitarie; catone, risoluto e intransigente contro i rivoltosi, ostile a ogni atto di clemenza. ma al centro della scena resta comunque lui, catilina, uomo degli eccessi e delle contraddizioni, nel fisico come nella personalita`. ossessionato dal potere, oscilla "fra una realta` sovversiva e un sogno istituzionale", intraprendendo la rivolta armata solo dopo il fallimento del progetto di farsi eleggere console. |