all`inizio del ii secolo a. c. debellate le popolazioni galliche, roma occupo` definitivamente le terre al di la` del po. i trattati stipulati coi nativi contemplavano anche forniture di milizie ausiliarie che, tuttavia, vedremo scendere in campo ben piu` tardi. nei fatti, tali auxilia vennero tenuti lontani dai maggiori conflitti sino ai giorni della "guerra sociale". fu con cesare, nel bellum gallicum. che gli ex nemici iniziarono a entrare nelle legioni. invogliati dagli esiti soprattutto economici, di quell`esperienza, col diffondersi dei modelli culturali romani un cospicuo numero di transpadani nei secoli i e ii dell`era cristiana si volse al "mestiere delle armi", confidando in migliori prospettive sociali. i risultati ottenuti, dopo interminabili anni di coscrizione, non mostrano di averli premiati un granche`. pochissimi di loro, quanto a carriere, riuscirono ad andare al di la` dei primi ordines, il centurionato. meno ancora, congedati, rivestirono ruoli amministrativi e istituzionali di qualche rilievo. la stragrande maggioranza fini` per tornarsene a casa, agli antichi mestieri, oppure, mettendo a frutto le esperienze fatte, si volse ai traffici e al commercio, lasciando ai "barbarici" provinciali l`onere di presidiare il limes. le loro tracce attraverso le fonti storico-letterarie, l`archeologia, l`epigrafia, la linguistica - emergono da questo "viaggio", offrendo visibilita` a nomi che un tempo furono persone, con le proprie piccole e grandi storie. |