tutto inizio` con un te` danzante, una domenica di guerra del 1940. un giovane enzo, gia` innamorato del giornalismo, si lascia sedurre dalle piu` belle gambe di bologna, quelle della maestrina lucia appena tornata da un incarico a pozzuoli. e cosi` che scocca la scintilla e si apre al lettore la porta di casa biagi. da allora sono passati settant`anni di storia italiana vista attraverso i successi e i dolori, le risate e le sfuriate, le battaglie e le imprese di un grande uomo, amato, smitizzato, temuto, raccontato dalle sue figlie. come tutti i bambini, le sorelle biagi se ne infischiano delle priorita` dei grandi, ne sopportano con certosina pazienza le mancanze e i difetti, ne coltivano i lati piu` autentici sperando sempre, spesso invano, che si concentrino finalmente sulle cose importanti. anche oggi, che bambine non sono piu`, conservano nella voce quel la ruvida e divertente saggezza filiale che non risparmia nessuno e va dritta al sodo. il fatto e` - sembrano dire la bice e la carla, se possibile ancora piu` argute e taglienti del padre - che la direzione di "epoca" e le corrispondenze per "la stampa", la rai e il "resto del carlino", il "corriere" e "la repubblica", l`editto bulgaro e rt-rotocalco televisivo sono una passeggiata rispetto all`avventura quotidiana di una famiglia "quasi" normale che nasce, cresce, si ama e si accapiglia, si sposa e si ribella, si tiene e si sostiene in tutti i bivi e le scelte della vita. e di questo che saranno sempre riconoscenti a enzo e a lucia... |