la stupidita` vince. bisogna farsene una ragione. gli imbecilli ci sono sempre stati, si sa. eppure, nell`attuale societa` dei media e dei consumi sono diventati una folla cianciante che dichiara bellamente la propria deficienza intellettiva e sentimentale, esibendola come un valore. il cretino e` cool, piu` volente che nolente: ce lo dicono la tv, la stampa, i brand, la rete; ce lo ribadiscono i colleghi d`ufficio, i vicini di casa, i compagni di merende, gli amici al bar. ecco un`indagine semiseria sulla stupidita` contemporanea, alla ricerca delle radici filosofiche, letterarie e antropologiche di quest`inquietante fenomeno del nostro tempo. vagabondando fra le pagine dei piu` vari pensatori e scrittori (flaubert, musil, adorno, deleuze, barthes, sciascia, eco...), l`autore conduce una riflessione sul senso della stupidita`, sullo spazio che ha nella vita di ognuno, sulle ambiguita` di cui si nutre, proponendone una piccola fenomenologia sociale. antidoti? qualcuno sicuramente si`. prima regola: non sentirsi troppo intelligenti. |