la prima edizione dell`italia provvisoria viene pubblicata da rizzoli nel 1947 e guareschi, parlando della sua opera, scrive: "la trovata vera e` quella di documentare la narrazione. cosi` mi tengo agganciato alla realta` e non falso neanche il futuro. ho tutti i giornali della repubblica, i libri coi documenti". si tratta dunque, come scrive tatti sanguineti in un saggio del 2008, di "un album del dopoguerra nel quale convivono racconti umoristico-satirici e polemico-sentimentali mescolati a ritagli di giornali vari, volantini di federazione di partito, inni di rivolta, fotomontaggi". nel 1996, beppe severgnini cita proprio un pensiero tratto dall`italia provvisoria: "italiani, io vi esorto all`umorismo: chi non sa sorridere non sa regnare. siamo seri, noi italiani. siamo tanto seri che facciamo persino ridere", e conclude: "chiunque abbia scritto qualcosa del genere e` un genio". |