reinaldo arenas, uno dei piu` grandi scrittori cubani delle ultime generazioni, mori` suicida a new york nel 1990, prima che lo finisse l`aids. scrittore e omosessuale: due colpe imperdonabili per il regime castrista, che lo perseguito`, lo incarcero`, cerco` di annientarlo colpendolo negli affetti, trasformando in delatori i suoi amici, obbligandolo all`umiliazione di una "confessione" e a una "riabilitazione" peggiore della prigionia. arenas riusci` a fuggire, ma la condizione dell`esule gli fece scoprire altri orrori: l`ipocrisia della sinistra occidentale, viziata dal mito della rivoluzione cubana, la solitudine e una nuova tortura, l`aids. questo libro e` l`autobiografia dello scrittore. |