c`e` chi durante le vacanze di natale va in montagna (la maggioranza), chi va al mare (pochi), e chi emigra verso paradisi esotici (i fortunati), il vicequestore aggiunto gigi berte`, invece, non sembra volersi identificare con nessuno di questi. trasferito per ragioni disciplinari da milano a lungariva, in liguria, ha deciso di tornare nella sua metropoli per capire se gli manca davvero. e se si aspettava una sorta di felliniano amarcord, non immaginava certo di trovarsi catapultato nella milano dei suoi diciott`anni a causa di un omicidio. appena arrivato, infatti, berte` incappa nel cadavere di una vecchia conoscenza, uno dei ragazzi delle panchine di piazza stuparich, con i quali aveva condiviso anni di scuola, di amori, di chiacchierate, di sogni... e benche` in vacanza, il commissario non puo` restare con le mani in mano. contatta gli amici di un tempo e, indagando, si accorge di quante cose possono cambiare in un quarto di secolo. e di quante, invece, resistono inalterate: passioni, ossessioni, proprio quelle di cui berte` scrive nei suoi racconti. perche` fanno parte dell`animo umano. di quello delle vittime e di quello dei colpevoli. nei libri come nella realta`. |