"sono passati quarant`anni. un`era geologica e un battito di ciglia. pensavo, allora, che un giorno potesse valere un secolo; e cosi` e` stato." il giorno a cui allude achille, un sessantenne elegante e malinconico, e` quello di un viaggio in treno da bologna a rimini, in un fine luglio infuocato di quarant`anni prima, e dell`incontro con una giovane donna, bellissima e misteriosa. la loro storia si brucera` in un giorno e una notte appena, ma segnera` l`uomo per la vita. achille e la sua compagna di viaggio non si rivedranno mai piu`, strappati l`uno all`altra da circostanze insuperabili. lui, pero`, non cessera` di rimpiangerla, continuera` a cercarla in ogni altra donna, ne` si perdonera` mai di averla perduta. seduto al tavolino di un caffe` di fronte alla piazza del nettuno, achille racconta la vicenda a un vecchio amico. e l`aprile "radioso" del 1915, vigilia dell`entrata in guerra dell`italia, e nel centro di bologna, affollato di studenti universitari, si susseguono le manifestazioni interventiste, sempre piu` esasperate. in questo clima carico di passione, entusiasmo e incoscienza, il racconto di achille, il suo cocente rimpianto della donna e della giovinezza, suonano come un`elegia, o forse un epitaffio, dell`eta` romantica: la stagione dei grandi sentimenti individuali e collettivi. piero meldini ha creato una figura femminile viva e indimenticabile; ha resuscitato le prime stagioni balneari di rimini, evocandone i luoghi e la gente, le mode e i rituali, i colori e le voci. |