navigare e` da sempre sinonimo di vivere e conoscere. un`immagine che l`era informatica ha reso ancora piu` familiare e ricca di significati. piu` che mai incerta, tuttavia, si e` fatta la rotta per un`umanita` spaesata che "naviga nel mare di internet come un ulisse che non ha, pero`, alle spalle nessuna itaca e, quindi, non sa dove volgere la prua della nave per puntare a una meta". ha ancora senso, allora, inseguire un approdo o bisogna rassegnarsi a procedere a vista? gianfranco ravasi ci propone un percorso di ricerca in cui una sapienza antica si confronta criticamente con i dubbi dell`uomo contemporaneo. il tragitto si snoda, in un crescendo emotivo e spirituale, lungo la direttrice che collega tre grandi porti: la "citta` secolare", la moderna metropoli, vorticosa e disincantata, che ha relegato il sacro fuori dai suoi confini e nella quale anche dio, se dovesse presentarsi sulla sua piazza principale, "al massimo verrebbe fermato come un estraneo a cui chiedere di esibire i documenti d`identita`"; la "citta` dell`uomo", "affascinante e scintillante di luci" ma spesso "devastata dalle sue scelte storiche", un luogo dal forte valore simbolico, che puo` diventare segno e anticipazione dell`incontro col divino o inaridirsi nell`illusione di bastare a se stessa; e infine "la citta` di dio", il traguardo ultimo della nostra peregrinazione, che si puo` abbracciare solo con lo sguardo della fede. |