e un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo antonio rene`. l`ultimo arrivato, il caporalmaggiore roberto ietri, ha appena vent`anni e si sente inesperto in tutto. per lui, come per molti altri, la missione in afghanistan e` la prima grande prova della vita. al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati e` uno dei piu` pericolosi di tutta l`area del conflitto: la forward operating base (fob) ice, nel distretto del gulistan, "un recinto di sabbia esposto alle avversita`", dove non c`e` niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno e` cosi` forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. ad attenderli laggiu`, c`e` il tenente medico alessandro egitto. e rimasto in afghanistan, all`interno di quella precaria "bolla di sicurezza", di sua volonta`, per sfuggire a una situazione privata che considera piu` pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco. sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno piu` irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti. in un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, giordano delinea con precisione i contorni delle "nuove guerre". e, nel farlo, ci svela l`esistenza di altri conflitti, ancora piu` sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi. |