in un passaggio apparentemente marginale del racconto che da il titolo a questa raccolta disegnata dall`autore, la protagonista offre al suo professore di matematica, passato a trovarla, un bicchier d`acqua. poi, mentre lo guarda bere, la ragazza e` colpita dalla cosa piu` semplice, l`assoluta naturalezza del gesto, che l`uomo compie "come se in vita sua non avesse fatto altro che venire in cucina da me a bere acqua". e un tocco inconfondibile, che unisce in una riga tutta l`atmosfera di cui abbiamo bisogno e tutto l`intreccio che possiamo desiderare. ma e` anche di piu`. e la conferma che qualsiasi storia, anche minima, racconti - si tratti di un ragazzo che smette di parlare in casa, mentre intrattiene una fitta corrispondenza con i carcerati; di un adolescente che, alla morte del suo cane, si convince che nelle formule dell`algebra si annidi il segreto della felicita`; o di una coppia gay in visita presso una nonna eccentrica e molto amata -, cameron sembra appunto non avere mai fatto altro che scrivere storie. e come nei suoi romanzi ci offre, con la sua voce fresca e generosa, storie di giovinezza, inquietudini e nostalgia, di amori e famiglie e vita quotidiana. |