"... siamo in un carcere, come in alcune tragedie greche, nei drammi da camera di strindberg e nella metamorfosi di kafka. carcere e` dovunque, anche sotto il cielo aperto: carcere e` soprattutto atene, dove i bambini greci muoiono di fame e le madri pregano perche` muoiano presto; e dove l`acropoli sembra un tetro fondale da teatro, costruito con la pietra nuda. carcere e` il mondo, da quel poco che possiamo intravedere. e se si scopre all`improvviso una crepa nel muro, `una porta appena socchiusa, un fievole raggio di sole sul pavimento`, possiamo essere certi che e` un`illusione: perche` la crepa e la porta socchiusa e il finto raggio di sole alzeranno mura sempre piu` alte, dalle quali nessuno potra` fuggire". |