"nell`arco di oltre cinquant`anni sono stato testimone del passaggio dalla ricerca dilettantesca di reperti conservati dal mare allo sviluppo di una ricerca sistematica, sempre piu` perfezionata, sia come tecnica sia come impostazione scientifica." folco quilici ha iniziato a immergersi quando era ragazzo, con l`ausilio di un residuato di guerra, un autorespiratore a ossigeno che gli ha permesso di perlustrare e fotografare i fondali in anni in cui erano davvero in pochi a interessarsi al mondo sommerso. da allora, l`archeologia subacquea, oggi vera e propria disciplina scientifica, ha permesso non solo di aggiungere importanti pagine alla storia, dai tempi antichi ai giorni nostri, ma anche di portare alla luce vicende degne dei migliori romanzi d`avventura. se non ci stupisce, infatti, sapere che in fondo al mare, lungo le tratte tra il centroamerica e la spagna, giace un tesoro dal valore inestimabile, ricchezze di aztechi, maya e incas razziate dai galeoni spagnoli e portoghesi in epoca moderna, o carichi di navi pirata vittime di tempeste, piu` curiosa e` la vicenda del treno scomparso tra i ghiacci del lago bajkal all`inizio del secolo scorso, sulla transiberiana: la carrozza blindata conteneva migliaia di rubli d`oro spediti dallo zar per convincere i generali coreani a schierarsi contro i giapponesi. |