tra il 1943 e il 1945 piu` di trentamila persone affollano le stazioni dell`italia centro-settentrionale e partono verso l`ignoto, stipate su treni merci e carri bestiame. l`appassionante studio di carlo greppi ricostruisce proprio questa fase essenziale nell`esperienza dei deportati e nella memoria dei salvati, il viaggio verso il lager, e lo fa ripercorrendo le vicende di decine di comunita` viaggianti, attraverso le voci di centoventi sopravvissuti. lo scorrere angosciato del tempo nei vagoni piombati, dove i nazisti sono solo figure sfocate, riempie le narrazioni dei testimoni e accompagna il racconto dei comportamenti dei fascisti, della forza pubblica, dei ferrovieri e della popolazione civile. durante il tragitto e lungo le rotaie, infatti, questi naufraghi spaesati incontrano uomini e donne capaci di gesti di grande coraggio, ma anche di codardia e di indifferenza. viaggiando verso i reticolati d`oltralpe, i deportati fanno amicizia e tentano la fuga, litigano e cantano, ridono e piangono, mentre cercano di catturare le ultime immagini di un mondo che si allontana lentamente e per sempre dietro le loro spalle. gli scritti dei deportati si rincorrono in un inedito mosaico memoriale, schiudendo ai nostri occhi una geografia della sofferenza, che ci commuove e ci indigna. e che ha molto da dire al nostro presente. |