"ha gli occhi di caligola, ma la bocca di marilyn monroe" diceva di margaret thatcher il presidente francese mitterrand, fotografando con una battuta fulminante il paradosso del politico inglese piu` importante del novecento dopo winston churchill. "the iron lady" e` uno specchio nel quale, trent`anni dopo, la gran bretagna e l`intero occidente, squassati da una crisi che affonda inesorabile la lama nella carne viva della societa`, ritrovano l`immagine deformata di una politica che ha perduto la strada per il futuro, incapace di fermare il tragico gioco a somma zero tra i sommersi e i salvati. perche` un`icona si nutre di sentimenti profondi. come l`odio e l`amore. il libro "this was england", a cura di alessandro bignami, raccoglie un pezzo inedito del corrispondente ansa da londra su come l`inghilterra ha reagito al film sulla thatcher, una cronologia della vita di maggie e le interviste al regista, al produttore, alla sceneggiatrice e a meryl streep, protagonista di un`altra interpretazione da oscar. a chiudere, un saggio critico di emanuela martini sulla "british renaissance", la rinascita del cinema inglese durante il regno della "lady di ferro". |