un libro di storia dell`arte inusuale, scritto con ironia e irriverenza, da una delle penne piu` felici della nuova critica. per guarnaccia un saggio di storia dell`arte non e` una cerimonia solenne, una fiera di buone maniere e cravatte in tinta, un "pranzo di gala" - come direbbe il grande timoniere - ma una festa incasinata, con una dancefloor troppo affollata, i soliti imbucati, le bevande a go-go, gli appetizer sospetti sui vassoi, la musica troppo alta, le risse, i furti - e il solito vicino che, prima o poi, chiamera` la polizia. la lista degli invitati, arbitraria come si deve, comprende un`ampia declinazione di personaggi che possono rientrare nell`ambigua categoria degli "artisti". nomi piu` o meno raccomandabili, messi insieme per la curiosita` di vedere come sgomitano e flirtano tra loro. una compagnia di lunatici, eroi, mascalzoni, furbi, santi e buffoni che, proponendosi di decodificare il mistero della quotidianita`, ha offerto al mondo una stravagante molteplicita` di visioni. una banda ibrida e asimmetrica che ha reso la nostra vita piu` interessante, le nostre percezioni piu` acute, la nostra diffidenza verso la realta` condivisa piu` incorreggibile. scritto tenendo ben a mente la presenza/funzione di wikipedia, il libro declina le storie di artisti, diversi per formazione e sensibilita` - da basquiat a disney, da savinio a jimi hendrix, da picasso a crumb, da yoko ono a giacometti - privilegiandone la ricerca esistenziale e la temperatura vitale piu` che l`aspetto nozionistico... |