dopo "le donne", la biografia romanzata di frank lloyd wright, torna uno dei piu` caustici e brillanti scrittori americani contemporanei con un breve romanzo sull`inestinguibile tema del contrasto fra natura e civilta`. una sera d`autunno nel 1797, alcuni cacciatori catturano un ragazzo vagabondo, nudo, sporco e irsuto, in una foresta del sud della francia. sono tutti commossi, affascinati dalla scoperta di questo "prodigio" che sembra essere sprovvisto di anima e ragione come un animale. chi e` quel "ragazzo selvaggio", sfida concreta al secolo dei lumi? trascinato da un orfanotrofio a un salotto come un mostro da fiera, sara` presto abbandonato dai suoi tutori alla sua incurabile natura selvaggia. solo il dottor itard, dell`istituto dei sordomuti di parigi, s`intestardisce nel credere che di questo "animale" sapra` fare un uomo, e per anni il ragazzo selvaggio, ribattezzato victor, subira` l`apprendistato della civilizzazione. un romanzo dove t.c. boyle rivisita la storia di victor dell`aveyron, gia` resa nota dal celebre film di truffaut. |