maurizio maggiani arriva in un luogo, l`anonimo ma vividamente familiare "distretto", dove confluiscono, da lontananze geografiche e temporali spesso leggendarie, uomini e donne depositari di vite e gesta memorabili. siamo in una comunita` raccolta fra picchi e valichi di monti che s`aprono a ovest all`azzurrita` del mare, e valli strette e segrete che nascondono, proteggono e conservano. siamo in una comunita` che e` esistita e ancora prospera nella continuita` epica degli uomini liberi. uomini e donne che partono e tornano, che appaiono e dileguano o azzittiscono, portatori di doni, di "buone notizie", consapevoli che quelle valli, quei picchi, quei boschi li fanno diversi, li educano e li contengono. maggiani trova una strada nella memoria di eventi che dall`inizio del secolo arrivano alla seconda guerra mondiale e da li` all`oggi senza che mai venga meno il sentore leggendario di quel suo "distretto", il vessillo di grazia, rabbia e amore che il narratore consegnera` a chi sta per nascere. forse al di la` del "distretto" nomi come la duse, la santarellina, l`omo nudo non sarebbero mai andati, ma come accade nelle contee immaginarie di faulkner o negli oceani fantastici di stevenson, la gloria del racconto redime e reinventa, e fa del passato uno dei futuri possibili. |