nella francia e nell`inghilterra tra le due guerre, la sagace penna di daphne du maurier narra gli intricati legami della famiglia delaney. di quegli orribili delaney, cicale in un mondo di formiche: prima bambini selvaggi e indisciplinati, poi adulti intrappolati in uno stato di aridita` emotiva. parassiti. arroganti. ciascuno a modo suo affamato di attenzione e di affetto. non una, ma tre volte parassiti. perche` si nutrono del barlume di talento ereditato dai genitori (artisti geniali, cantante lui e ballerina lei), perche` non hanno mai veramente lavorato, perche` vivono in un mondo di fantasia dove esistono solo loro tre: maria, niall e celia delaney, recitazione, canzoni e disegno. i primi due brillanti, frivoli ed egocentrici (l`amore che li lega e` solo fraterno?), la terza tanto docile e timida da rinunciare a se stessa, alla vita e al proprio talento, nascondendosi dietro la dedizione al padre. tutti cosi` intimamente uniti da apparire estranei e distanti a chiunque altro, e da affidare a una voce corale, che fonde prospettive ed emozioni, il racconto della loro ricerca di un mondo diverso da quello sfavillante, privilegiato e senza regole in cui sono cresciuti. la scrittura di daphne du maurier, lei stessa nata in una famiglia di impresari teatrali e attori, e` palpitante e attenta al dettaglio dei paesaggi interiori di questo strano clan: i delaney sono il caos, e il caos lo portano ovunque. |