il 15 luglio 2008, karl unterkircher, alpinista di fama mondiale, moriva inghiottito in un crepaccio sul nanga parbat, la nona vetta del mondo, ribattezzata dagli himalayani "la mangiauomini", a causa delle molte vittime che ha fatto tra gli scalatori professionisti (tra loro, il fratello di reinhold messner). cosa ha portato karl e la sua cordata a sfidare quelle pareti inespugnabili? cosa spinge un uomo a cercare una sfida cosi` audace? in questo tributo appassionato al padre dei suoi tre figli, silke ci restituisce il ritratto di un uomo legato indissolubilmente a quel mondo estremo che amava piu` della sua stessa vita, e ci aiuta a capire che spesso dietro scelte cosi` rischiose non si nasconde un desiderio di affermazione, ma un sentimento del tutto estraneo a chi non conosce la magia dell`esplorazione. perche`, come diceva karl, non sono gli scalatori a cercare il rischio; e` la montagna che chiama. |