margherita hack, "un bestione tutto senso e stupore", come l`ha scherzosamente definita un collega, ha attraversato il novecento con lo sguardo rivolto verso un ignoto da indagare continuamente ma "con i piedi ben saldi per terra", mettendo la propria intelligenza e sensibilita` al servizio di tutti sin dai suoi primi passi da ricercatrice. la sua contagiosa sete di conoscenza non si e` mai placata. dall`adolescenza in tempo di guerra, alla scoperta casuale dell`astrofisica, e nonostante le difficolta` incontrate all`inizio nell`ambiente universitario fiorentino, si e` conquistata il proprio successo passo dopo passo senza mai dimenticarsi dei maestri che hanno contribuito a renderla la persona straordinaria che e`: i suoi genitori, raro esempio di liberta` e coerenza durante il fascismo, otto struve che l`ha invitata ad harvard e il marito aldo, l`"enciclopedia vivente" di cui si e` cibata per una vita intera. in occasione dei suoi novant`anni, margherita hack si confida con acume e impertinenza; a noi "fratelli di zuppa", nati insieme a lei da quella primordiale esplosione di particelle, ricorda l`importanza dei principi che hanno guidato la sua vita: l`etica del lavoro, l`ostinazione, l`impegno civile e morale, la fiducia in se stessi e nelle proprie idee. testimonia la sua partecipazione civile alle vicende della societa` italiana, ripercorre con la memoria la sua straordinaria avventura intellettuale contro corrente, e gli "scompigli" che non ha mai smesso di provocare. |