prendendo spunto dalle prestigiose gifford lectures, tenute nel 1989 con il titolo "la dimora del divino nel mondo contemporaneo. la trinita` indivisa", "il ritmo dell`essere", alla cui stesura panikkar si e` dedicato per vent`anni, e` considerata la sua opera piu` importante nel campo filosofico. il tema di base e` la struttura triadica o trinitaria della realta`, che comprende il divino. l`umano e il cosmico. questa prospettiva cosmoteandrica rappresenta un punto di unione fra cristianesimo, induismo e buddhismo. nel descrivere la sua opera, panikkar afferma: "non sto cercando di dire qualcosa di nuovo. non voglio contribuire alla alienazione prodotta dalla ricerca ossessiva di novita`. la mia originalita`, ammesso che esista, sara` quella di andare alle origini - non per fare archeologia o formulare interpretazioni anacronistiche [...], ma per propormi come cacciatore-raccoglitore dei nostri giorni, piluccando frammenti di vita dallo stupendo campo dell`esperienza umana sulla terra". alla fine, tuttavia, egli ammise i limiti nel raggiungere una tale grandiosa sintesi. il capitolo nono, che riguardava la consumazione escatologica finale di tutta la realta`, fu omesso dall`autore e sostituito da un breve epilogo commovente in cui egli scrive: "ho dovuto ammettere che le questioni ultime non possono avere risposte ultime, ma, se non altro, possiamo essere consapevoli del problema che abbiamo presentato. ho raggiunto i limiti della mia comprensione, e qui mi devo fermare. |