napoli, cosi`, non l`avevamo vista mai. una citta` borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. e esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. "il coccodrillo" lo chiamano i giornali: perche`, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. e del resto, come il coccodrillo, e` una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. e quando la preda e` a tiro, colpisce. tre giovani, di eta` e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un`unica pistola. l`ispettore giuseppe lojacono e` l`unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. e appena stato trasferito a napoli dalla sicilia. un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della squadra mobile di agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall`affetto della moglie e della figlia. e il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa laura piras, a decidere di dargli un`occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. e cosi` lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l`aiutera` a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. a scorgere il filo rosso che conduce a un dolore bruciante, a una colpa non redimibile, a un amore assoluto e struggente. |