carla ha quasi quarant`anni, un compagno praticamente perfetto, un lavoro stimolante e un certo fascino. ma non riesce ad avere un figlio. e per una come lei, abituata a centrare l`obiettivo, il senso di fallimento brucia senza consumarsi. perche` l`ossessione della maternita` si puo` affinare al punto da dare dipendenza. accade a molte delle donne che carla incontra quando decide di tentare la fecondazione assistita. tutte stanno in fila, mese dopo mese, per eseguire lo stesso rituale: gli ormoni, il pick-up, il transfer, l`attesa. conoscono il proprio corpo e i suoi segnali con una precisione maniacale. usano un oscuro gergo da iniziate. perche` loro non aspettano un bambino, "fanno la cova", non rimangono incinte, "s`incicognano". mentre a forza di medicine si gonfiano come galline d`allevamento, le donne "difettose" si sfogano, si danno conforto, nelle sale ospedaliere o nelle chat. nel suo viaggio alla ricerca della maternita`, e di una forma di saggezza che pare sempre scivolarle fra le dita, carla puo` contare su di loro, ma anche su due guide spirituali d`eccezione: seneca, oggetto dei suoi studi di latinista, e nonna rina, che prima di diventare solida come una quercia era stata fragile come un albero rinsecchito. nonostante persino la bibbia sia piena di vecchie sterili che all`improvviso riescono a procreare, carla forse deve mettersi in testa che un figlio non e` un diritto, come le dice marco, il suo compagno, con quella sua franchezza generosa e un po` leggera. |