"c.s.: lei non ha parlato quasi per nulla del "valzer degli addii". "m.k.: eppure e` il romanzo che in un certo senso mi e` piu` caro. come "amori ridicoli", l`ho scritto con piu` divertimento, con piu` piacere degli altri. in un altro stato d`animo. anche molto piu` in fretta. "c.s.: ha solo cinque parti. "m.k.: si fonda su un archetipo formale del tutto diverso da quello degli altri miei romanzi. e` assolutamente omogeneo, senza digressioni, composto di una sola materia, raccontato con lo stesso tempo, e` molto teatrale, stilizzato, basato sulla forma del vaudeville." (milan kundera, "l`arte del romanzo") |