parafrasando lermontov, potremmo definire damiano, protagonista di "rotocalco", come un eroe del nostro tempo. eroe nel bene e nel male, in una vita tutta in salita, nonostante l`apparenza di certi privilegi di nascita: una lunga sequenza di illusioni e delusioni si alternano e si susseguono come fotogrammi di un film. ma anche quella del nostro eroe si potrebbe definire "vita in celluloide", per il continuo confrontarsi con le immagini di divi e grandi personaggi, che occhieggiano dalle copertine dei rotocalchi, inducendoci alla convinzione che il mondo in cui viviamo sia ii migliore. per damiano il rotocalco non e` soltanto lo specchio dei sogni: e` il riflesso della sua stessa esistenza, che scorre in immagini colorate e stereotipate e gli incontri, le amicizie, le varie esperienze di lavoro, i luoghi (torino, parigi, new york...), la famiglia, i figli, i sentimenti e ii successo come presentatore televisivo, giungono quasi come conseguenze inevitabili, scivolando nella sua coscienza senza chiarire le ansie e le insicurezze. infine proprio il successo "da rotocalco" gli consentira` di prendere coscienza del valori autentici della vita. romanzo denso di fatti, specchio di una letteratura attuale senza fronzoli e tentazione di stile, si esprime in una scrittura immediata e ambigua. |