il "romanzo" di giorgio bocca. la memoria spavalda, insolente, appassionata di un "provinciale" che ha attraversato settant`anni di vita italiana. un provinciale che, in quanto personaggio guida di questa autobiografia, balza fuori continuamente. emerge con il tratto burbero della disciplina sabauda, scivola con severa curiosita` sul paese che cambia, si staglia come il vero protagonista della storia sociale italiana: e` lui, il provinciale che va alla conquista del mondo, protetto dalla certezza borghese, sospettoso e al contempo permeabile al nuovo. consapevole di se` e della sua formazione, bocca ci restituisce un cammino che penetra nel tessuto connettivo del nostro paese, sommando personaggi minori e personaggi maggiori, il rumore del mondo e il chiacchiericcio intellettuale. la topolino degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta sembra aprire una immaginaria pista che arriva sino a noi, per un giornalismo "on the road" che e` sempre stato un tratto forte del lavoro di giorgio bocca. dal "cumenda" angelo rizzoli al "cavaliere" berlusconi, da enrico mattei "onesto e corruttore" al generale dalla chiesa tre settimane prima della morte, i ritratti si animano, memorabili, tolstojanamente protagonisti di quella "marcia inesorabile degli eventi" che e` la storia. |