figlio di un ricco commerciante livornese e della sua giovane amante nordamericana, g. viene concepito nel 1886, quattro anni dopo la morte di garibaldi, l`eroe che ha incitato la nazione a diventare se stessa, l`uomo che a ogni italiano sarebbe piaciuto essere. il suo apprendistato alla vita si svolge nella campagna inglese, affidato alle cure dei cugini materni beatrice e jocelyn, superstiti di una famiglia aristocratica decaduta e di una classe sociale in estinzione. allontanato dalla madre e dal padre, condannato fin dall`origine al destino di chi non ha patria ne` appartenenza, g. incarna fino in fondo l`individuo contemporaneo in bilico tra liberta` e solitudine, invenzione di se` e autodistruzione. lo troveremo, raffinato involontario europeo ante litteram, nelle principali citta` degli stati-nazione degli anni a cavallo tra la fine dell`ottocento e i primi del novecento: parigi, milano, londra, trieste. cosmopolita, poliglotta, innamorato di altrove, costeggera` con l`interesse freddo dell`osservatore distante i grandi rivolgimenti storici, politici, sociali, tecnologici della sua epoca, spingendo il suo sprezzo per la vita "come ci e` data" fino a morirne. |