saima, torturata e uccisa dal padre per aver cercato, con il ragazzo che si era scelta, una vita diversa a karachi. marie, che dopo aver perso la figlia laurette nell`epidemia di colera seguita al terremoto di haiti, ora insegna alle altre donne in una scuola di medici senza frontiere come difendersi dall`infezione. marie lucie che ha vagato due giorni fra le macerie di port-au-prince stringendo a se` la piccola marianne. lidia, di guatemala city, caricata a forza su un`auto e violentata tra la folla in un mercato. anaya che ha partorito a sessanta miglia da lampedusa su una carretta del mare in avaria. jeany e mercy, infettate dal virus dell`hiv in malawi, che si curano e continuano a sperare. sono solo alcune delle storie al femminile che monica triglia ha raccolto nei centri di medici senza frontiere, negli ospedali dove operano i suoi dottori e il suo personale. racconti di donne senza volto, su cui i riflettori non si accendono mai, donne ferite, violate, emarginate. ma anche di donne che, un giorno della loro vita, hanno preso una decisione esaltante e difficile al tempo stesso, quella di entrare a far parte di msf. a queste donne dimenticate monica triglia ha regalato una voce: attraverso le testimonianze raccolte in pakistan, haiti, guatemala, lampedusa, malawi, ci fa scoprire un mondo lontano ma di grande impatto emotivo, e ci dice, una volta di piu`, che se si vuole dare una speranza di futuro e di sviluppo a un paese in difficolta`, si deve partire dalla donna. |