"ho attraversato questa storia sotto tensione fino all`ultima pagina. poi non ho smesso di tornarci col pensiero. ho pensato che ci sono due vie per attraversare la vita. e non e` possibile sceglierle, perche` le decide il destino. la prima, la piu` diffusa, e` quella delle esperienze universali che bussano alla nostra porta. arriva la nascita, arriva l`amore, arriva la morte. da uno vanno vestite di blu, da un altro di rosso. le esperienze fondamentali sono le stesse per tutti, anche se succedono in mille maniere diverse. a qualcuno invece e` dato in sorte tutt`altro. ci sono persone a cui l`universale si presenta completamente stravolto, irriconoscibile. forse non e` piu` l`universale, ma un`altra cosa ancora, incomprensibile, inaudita, che non ha nemmeno nome. il male si installa dove ci dovrebbe essere la tenerezza, la sicurezza piu` fiduciosa. l`orrore sboccia nel piu` inaspettato dei luoghi. "il bambino indaco" si inoltra in quel luogo impossibile, dove le cose primarie crollano, la vita si sfonda precipitando, e la piu` pacifica delle condizioni, l`amore per il proprio figlio, va conquistata con la piu` astuta e feroce delle guerre." (tiziano scarpa) |