alla radice di questo romanzo, pubblicato nel 1958 e subito processato per oscenita`, c`e` una vicenda reale, la storia d`amore vissuta dall`autore con una ragazza di colore, che in queste pagine rivive come in una confessione tanto difficile quanto liberatoria. al centro, la figura di mardou, sensuale, fascinosa, una creatura della notte attorno alla quale gira vorticosamente, ossessivamente, la vita dell`amante, e la citta` stessa (new york nella realta`, san francisco nella finzione letteraria): una citta` onirica, cupa, frenetica, piena di alcol, di droghe, di sesso, di arte e di vita. ma soprattutto, cio` che emerge dalla lettura dei "sotterranei", e` la rivoluzionaria lingua di kerouac, che cosi` descriveva la propria scrittura: "ho inventato una nuova prosa, la prosa moderna, ondate spontanee e prive di revisioni, rapide, mozzafiato, come il jazz". postfazione di fernanda pivano. |