nel giugno 1897, pascoli licenziava il primo volume di poemetti, destinato a crescere nel corso di successive rielaborazioni: questo nucleo fondante iniziava con il ciclo della sementa, unico testo di ambientazione contadina, eterogeneo nei registri e nei materiali linguistici. il passaggio del libro alla nuova forma dei primi poemetti, pubblicati nel 1904 e poi nella edizione definitiva del 1907, approfondisce il problema linguistico trasformandolo in una celebrazione della lingua del si`, difesa da quella del dilagante yes: lingua povera di gente raminga, lingua che tuttavia, proprio nel suo registro piu` naturale, il dialetto, contiene la capacita` di serrare legami nello spazio e nel tempo con terre d`oltre mare e tra diverse generazioni. |