roma "e` una citta` ad anelli: le diverse cerchie di mura; la circolare, che e` una staffetta di tram; la tangenziale, che non ha il coraggio di fare tutto il giro e dopo un semicerchio si sfibra in un`infilata di viali; l`anello ferroviario; la linea difensiva formata dai quindici forti ottocenteschi; il grande raccordo". ma nessuno e` un tondo perfetto come l`o di roma: un cerchio tracciato puntando l`ago del compasso al centro della citta` e la punta della matita sul punto esatto della propria casa. un cammino da seguire a qualunque costo, accompagnato solo da una pallina di gomma, procedendo sempre in senso orario. una linea che scava e scavalca palazzi e giardini ma anche ville e musei, caserme e teatri, discariche e biblioteche, campi da calcio e conventi, cantieri e ministeri, cimiteri e cinema, studi pischiatrici e aule scolastiche, binari e tunnel e due fiumi. cio` che si trova esattamente su questa linea - che sia un sepolcro sconosciuto, un precipizio da lasciarci la pelle, la pieta` di michelangelo, la gabbia delle tigri allo zoo, la biblioteca nazionale, un giardino zen, o il tetto piu` alto di roma - deve venire attraversato. la o diventa cosi` un cerchio magico che si anima di presenze antiche e moderne. accanto a rilke, borges e leopardi troviamo seminaristi scettici e suore anarchiche, poliziotte sospettose e carabinieri incantevoli, receptionist ignare e segretari filosofi, geometri appassionati e operai noir: tutta una citta` inattesa perche` colta alla sprovvista... |