"e curioso, ma il problema e la nozione dell`autorita` sono stati molto poco studiati" afferma koje`ve in apertura di questo libro - scritto nel 1942, ma pubblicato postumo soltanto nel 2004 -, e aggiunge: "raramente l`essenza di questo fenomeno ha attirato l`attenzione. eppure, in tutta evidenza, e` impossibile trattare del potere politico e della struttura stessa dello stato senza sapere che cosa e` l`autorita` in quanto tale. uno studio della nozione di autorita`, sebbene provvisorio, e` quindi indispensabile". e mentre "la nozione di autorita`" giaceva nel chiuso di un archivio, solo in parte la riflessione filosofica e` riuscita a colmare la lacuna additata da koje`ve. lo riconosceva esplicitamente hannah arendt, che dopo aver constatato "un crollo piu` o meno generale, piu` o meno drammatico, di tutte le autorita` tradizionali" concludeva: "non siamo piu` in grado di sapere che cosa e` effettivamente l`autorita`", precisando che "la risposta a tale questione non si puo` assolutamente trovare in una definizione della natura e dell`essenza dell`autorita` in generale". in realta` la risposta che la arendt attendeva era gia` in queste pagine, dove koje`ve, muovendo da un`analisi fenomenologica, riconosce quattro tipi "semplici, puri o elementari" di autorita`, che si rispecchiano in quattro filosofie: l`autorita` del padre (la scolastica), del signore (hegel), del capo (aristotele) e del giudice (platone). |