una grande azienda, la manuelli, che sostiene l`economia del paese e da` lavoro a migliaia di operai. il suo presidente, vecchio padre della rinascita industriale italiana. il figlio di lui, inetto e velleitario. il direttore del personale, abile e cinico. e il direttore generale, il solo a non mostrare cedimenti: mauro de blasi. su questa realta` si allunga l`ombra della crisi: e allora bisogna tagliare e cassintegrare, trattare con ministri e sottosegretari, fronteggiare sindacalisti e occupazioni. ma la manuelli tiene botta, anzi, fiuta l`affare: si tratta dell`azienda birolli, il cui proprietario e` assillato dai creditori e pronto a svendere tutto pur di salvarsi. un solo bene nemmeno il curatore fallimentare potrebbe togliergli: la nipote licia, superbo esemplare di femmina determinata, intelligente e sensuale. ancora una volta mauro de blasi si dimostra piu` furbo di tutti anche se c`e` qualcosa, uno strano fenomeno, che inizia a manifestarsi con inquietante frequenza nelle sue giornate: l`intermittenza. un thriller finanziario spietato, un dramma che ha il passo implacabile che camilleri ci ha gia` mostrato in "un sabato, con gli amici", quando i suoi personaggi appaiono scolpiti con scabra efficacia, quasi con crudelta`, rastremati attorno alle pure motivazioni del loro agire: l`odio, il desiderio, la vendetta, il potere. |