questo libro di eva cantarella, completamente rivisto per questa nuova edizione, si e` guadagnato lo status di assoluto riferimento in un settore, quello sulle pene capitali, da sempre prodigo di riflessioni. l`autrice incrocia ogni tipo di fonte, dalla letteratura ai testi giuridici, dalle pratiche religiose al semplice uso comune, riuscendo a delineare un quadro completo di quali fossero le motivazioni, le modalita` e i limiti della pena di morte nella grecia antica e a roma. l`epoca classica, spesso idealizzata come "luogo arcadico" della storia dell`uomo, o al contrario utilizzata dall`industria dell`intrattenimento come teatro grand guignol, rivela qui finalmente tutta la sua complessita` e le sue sfaccettature, in un intreccio continuo di razionalita` e ferocia. e il tema della pena di morte viene spogliato dei luoghi comuni e delle banalita`, anche grazie al penetrante saggio introduttivo che guida il lettore in un excursus storico degli intellettuali e delle scuole di pensiero che della "morte di stato" si sono occupati da vicino. |