c`era una volta - nella fase solida della modernita` - la "societa` dei produttori", epoca di masse, regole vincolanti e poteri politici forti. i valori che la governavano erano sicurezza, stabilita`, durata nel tempo. quel mondo si e` sfaldato e oggi viviamo nella "societa` dei consumatori", il cui valore supremo e` il diritto-obbligo alla "ricerca della felicita`", una felicita` istantanea e perpetua che non deriva tanto dalla soddisfazione dei desideri quanto dalla loro quantita` e intensita`. eppure, dice bauman, rispetto ai nostri antenati noi non siamo piu` felici: piu` alienati semmai, isolati, spesso vessati, prosciugati da vite frenetiche e vuote, costretti a prendere parte a una competizione grottesca per la visibilita` e lo status, in una societa` che vive per il consumo e trasforma tutto in merce. ma proprio tutto, anche i consumatori. ciononostante stiamo al gioco e non ci ribelliamo, ne` sentiamo alcun impulso a farlo. |