il falso risponde anche ad un bisogno intellettuale e pratico: mira a colmare un vuoto, a completare quanto la tradizione avara o l`ingiuria del tempo ci hanno sottratto. il falso e` percio` anche il sogno, e talvolta l`obiettivo, di piu` di un filologo di genio. il falso lo si crea per innumerevoli ragioni: il guadagno e` solo una di esse, e forse la meno importante. in realta`, il falso e` innanzi tutto opera d`arte: jakob burckhardt lo spiego` in una memorabile lezione, or sono moltissimi anni. e addito` in costantino simonidis (1820-1890) un esempio memorabile di falsario grande e non necessariamente venale. simonidis, l`autore ormai acclarato del cosiddetto `papiro di artemidoro`, fu, per i suoi contemporanei, un "enigma", un pericolo, un mito. "enigma" lo defini` alexander von humboldt, il maestro della geografia ottocentesca. ma un pericolo egli fu per tutti: dall`accademia delle scienze di berlino, da lui beffata, alla british library, cui vendette pezzi buoni e pezzi falsi che ancora oggi ci inquietano. questo libro, che tra l`altro svela l`incompleta analisi degli inchiostri, mostra, conclusivamente, perche` il cosiddetto artemidoro, inverosimile papiro geografico misteriosamente affiorato in europa trent`anni or sono e pregevole prodotto di una mente moderna, non puo` che essere opera sua. |