nel presentare ai suoi lettori "storie proprio cosi`", scritte in origine per far addormentare la sua primogenita, kipling ricordava come non gli fosse permesso, allora, alterarne neanche una parola: andavano raccontate "proprio cosi`", altrimenti la bambina "sarebbe saltata su a ripristinare la frase mancante". in seguito le avrebbe sperimentate con gli altri figli e i loro piccoli amici, studiandone le reazioni, dando ascolto a eventuali loro appunti, rifinendo ogni cadenza e intonazione, tanto che quelle storie hanno finito per diventare vere e proprie formule incantatorie. cosi` temi didascalici come geografia e preistoria, flora e fauna, nascita della scrittura, "evoluzione della specie" e altro materiale ponderoso, mirabilmente parodiati e reinventati, vengono assunti di diritto nell`empireo fiabesco. e verremo a sapere "perche`" il cammello ha la gobba o il leopardo le macchie; scopriremo le origini degli armadilli e come sia stato composto il primo alfabeto; incontreremo il gatto che se ne va per i fatti suoi e la farfalla che batte i piedi - in un tripudio di trovate sempre piu` fantastiche, accompagnate da rime bislacche e disegni ancor piu` strani. giacche` qui kipling ha voluto mostrare, per una volta, un altro suo inedito talento, corredando i testi di disegni in tutti i sensi originali, arabeschi di gusto fin de sie`cle - con un tocco forse dell`amico beardsley - che arricchiscono le vie della lettura. |