i politici politicanti italiani, quelli che un liberale cristallino come luigi einaudi attacco` scrivendo che occorreva "licenziare i padreterni", sono sordi. non riescono a capire. non riescono a vedere, chiusi nel loro fortilizio autoreferenziale, l`insofferenza montante dei cittadini di un paese in affanno che vive, come dice giorgio napolitano, "un angoscioso presente". sono cosi` abituati ai privilegi, all`abuso del potere, all`impunita`, da non rendersi conto che la loro sordita` mette a rischio non solo il decoro e la credibilita` delle istituzioni ma alla lunga il nostro bene piu` prezioso: la democrazia. quattro anni dopo la casta, gli autori che prima e piu` di tutti ne hanno denunciato gli sprechi, le ingordigie e le prepotenze smascherano punto per punto i tradimenti delle promesse di sobrieta`. e l`inadeguatezza di una classe politica che, nonostante l`impegno e la generosita` di tanti parlamentari e amministratori perbene e generosi, non riesce a essere davvero classe dirigente. e offre segnali di un distacco rischioso tra chi governa e chi e` governato. un`invettiva civile d`amore per l`italia e per la politica migliore. nella speranza di un riscatto. |