anni cinquanta del secolo scorso. lucien nourissier, psichiatra di parigi studioso di menti criminali, prende contatto con un giornalista spiantato di barcellona, carlos infante, autore di un servizio sulla pastora. donna e uomo, partigiana e bandito, datasi alla macchia per connaturata estraneita` ai legami umani, accusata di ogni genere di delitto, per anni braccata invano dalla ferocia della guardia civil del generale franco, fu realmente protagonista di imprese ardite e divenne un personaggio della leggenda popolare. il medico parigino e il giornalista barcellonese sono due opposti temperamenti, idealista il primo, cinico e venale l`altro, raffinato borghese il francese, grossolano e abituato ad arrangiarsi lo spagnolo. ma nourissier riesce a convincere infante, in cambio di danaro, a buttarsi sulle tracce della pastora, per squarciare la cortina del suo enigma, svelarne finalmente la natura, le motivazioni, il destino. la ricerca segue i sentieri selvaggi gia` percorsi dalla bandita; entra nelle cittadine e nei villaggi di pietra antica dove aveva trovato odio ma anche complicita`; fruga nei segreti di comunita` ermetiche e diffidenti. il rischio per i due e` mortale: finire nelle mani della guardia civil, che occulta perfino il nome della ribelle, oppure restare in un fosso con un coltello in petto, per una parola in piu`, per uno sgarbo non calcolato. |