il primo sorriso caterina e lorenzo se l`erano scambiato al `party` del sindaco - "ca lu chiamava party picche` faceva cchiu` moderno." era da un pezzo che lorenzo teneva nel cuore quella malattia, ma aveva cercato di non pensarci: perche` sulla "vuaglioncella" aveva messo gli occhi rancio fellone, il figlio dell`uomo piu` ricco del paese, e lui, lorenzo, era solo il nipote dello scarparo: "pircio` aviva deciso ca caterina se l`aviva levare da la capa". poi, quella sera, lei lo aveva guardato, e non aveva smesso di guardarlo mentre lui suonava la tammorra come mai prima. e da allora si erano visti di nascosto, ogni domenica mattina, al mare. ma rancio fellone sapeva: e aveva deciso di vendicarsi, e insieme di togliersi quel "vuli`o". cosi`, il giorno della festa di san vito, mentre sulla piazza del paese tutti si preparavano a scatenarsi nella pizzica, rancio fellone, insieme ai suoi degni compari cicciariello e capa di ciuccio, aveva aspettato i due ragazzi nel campo di girasoli dove si erano dati appuntamento. e la cosa sarebbe finita male se non lontano da quello stesso campo non si fossero fermati, dopo aver goffamente svaligiato un banco lotto, due rapinatori improvvisati: dummenico, un operaio disoccupato, e il professore, uno di quelli che ancora credevano alla solidarieta`, al popolo e alla rivoluzione proletaria. saranno questi due "angeli con la pistola" (comprata, peraltro, in un negozio di giocattoli) il deus ex machina della vicenda... |