tre capolavori del teatro pirandelliano: il primo, un girotondo vertiginoso nel chiuso di un`asfissiante contiguita` condominiale, un balletto sincopato di entrate e uscite dalla ribalta, fra reiterati colpi di scena per venire a capo dell`enigma di un`identita`. il secondo, una "black comedy" dai toni cinici, quasi glaciali, che senza disdegnare motti di spirito e punte grottesche, dipana l`intrigo mortale che avviluppa i protagonisti inchiodandoli al "gioco" al quale si sono autocondannati. il terzo, una "dimostrazione" della impossibilita` di un`oggettiva conoscenza, una lezione sulla pluralita` degli sguardi, sulla pericolosa contiguita` tra reale e immaginario. |