john e` un mite professore inglese. non ha una famiglia, non ha una donna. tutti gli anni va in vacanza da solo, in francia, dove si limita a osservare le vite altrui. alla fine di una vacanza uguale a tutte le altre, in attesa di partire, seduto al bar di una stazione di provincia tra viaggiatori, uomini soli, famiglie e bambini urlanti, incontra se stesso. il suo sosia perfetto, il conte jean de gue`. e come vedere un solo uomo che si riflette allo specchio. un brivido scorre lungo la schiena dei due, il desiderio di voltarsi e fuggire, poi un legame sempre piu` profondo, stretto in una notte d`alcol e confessioni, li incatena. al mattino john si sveglia stordito, nudo, derubato di tutto, al suo fianco solo un fagotto con gli effetti personali del sosia. obbligato a prenderne il posto, l`anonimo insegnante londinese si trova intrappolato nella personalita` arrogante e seduttiva del nobile, ne diventa l`ombra. non piu` spettatore della vita, si ritrova di colpo in una famiglia sconosciuta, tra personaggi piegati dall`identita` schiacciante di jean: una figlioletta che gioca con bambole trafitte al cuore da pennini appuntiti, un fratello sottomesso e frustrato, una madre immobile e crudele. john tentera` di liberare con il suo candido intuito la nuova famiglia dall`intrico di rancori e sofferenze. il gioco di identita` lo portera` pero` molto vicino a perdere la certezza dei propri pensieri, la coscienza di se`, fino a confondere definitivamente la sua realta` con quella del sosia. |