quando malatesta si mette in viaggio, possibilmente a piedi, non si sa mai dove vada a parare. molti racconti iniziano come recit de voyage e finiscono imprevedibilmente da qualche altra parte, in critica letteraria, in ricostruzione storica, in narrazioni di battaglie, in gastronomia, seguendo una sorta di filosofi`a del deragliamento: "chi marcia sempre sulle rotaie fisse - dice malatesta - finisce nell`ovvio". lui cerca la terra di nessuno, dove si trova perfettamente a suo agio. "la pescatrice del platani" inizia con un viaggio in lambretta da roma a capo passero, in compagnia di una ragazza svedese, attraverso un`italia bucolica e pastorale oggi scomparsa. e continua con passeggiate a piedi lungo spiagge incantevoli, dove si nasconde il dio pan, o gite in montagna alla ricerca di un mitico formaggio. ci sono ritratti di personaggi per bene come piero guccione, leonardo sciascia, francesco alliata, e di personaggi per male come l`arcivescovo di monreale cassisa e molti altri ancora. tutte le storie sono state scritte in un baglio, un`antica masseria profumata di gelsomino che guarda il mediterraneo, diventato quasi un hotel di passo per molti continentali che scendono nel sud. la sera li potete trovare radunati all`aperto intorno a un enorme tavolo a gustare le deliziose alicette di sciacca e zucchine e melanzane fritte al momento. |