scritto nel 1940 e pubblicato l`anno seguente, don giovanni in sicilia racconta la storia di giovanni percolla, scapolo quarantenne consumato, come tutti i maschi catanesi, da un`inestinguibile sete sessuale. a un tratto, pero`, percolla riesce a imprimere una svolta radicale alla propria vita grazie all`amore per la giovane ninetta, che diviene ben presto sua sposa. giovanni si sottomette completamente alla moglie, e per suo desiderio non solo abiura gli amici, le sorelle e tutte le abitudini coltivate fino a quel momento; ma abbandona anche la citta` natale per trasferirsi a milano. il soggiorno si rivela pero` un fallimento e i due, incapaci di adattarsi alla nuova realta`, tornano in sicilia, dove percolla precipita nella stessa inerzia fatta di gesti sterili e ripetitivi da cui aveva illusoriamente creduto di voler fuggire. in don giovanni in sicilia vitaliano brancati porta alle estreme conseguenze quella deformazione grottesca di personaggi e situazioni tipica della sua narrativa, che finisce qui per assumere un carattere barocco mentre illustra, con i toni di un moralismo cupo, intriso di un amaro sarcasmo, il vizio di pigrizia e di inanita` etica della borghesia meridionale. |